Nel nostro ultimo articolo dedicato al personal branding Curate il vostro messaggio, abbiamo visto che il vostro valore aggiunto è presentarvi con la vostra esperienza e le vostre capacità consapevoli delle specifiche necessità dell’interlocutore.
In fondo, titoli e qualifiche non suscitano solitamente molto interesse e, per fare un’entrata in grande stile in una relazione, risulta determinante la modalità con la quale ci presentiamo.
Nel mondo del lavoro capita assai spesso di doversi presentare negli incontri con nuovi clienti o nei meeting con colleghi o alle riunioni delle associazioni professionali. In queste occasioni, presentarsi con la nostra mera qualifica lavorativa, con il nostro job title, ci fa sparire in un mare di altre figure professionali che con noi condividono tale qualifica.
Un brand forte deve conoscere se stesso, il valore che genera e il tipo di persone o aziende che probabilmente riterranno importante tale valore.
Un brand forte deve quindi presentarsi agli altri non con una qualifica lavorativa, ma comunicando cosa ha da offrire, trasmettendo la passione per quel che fa e adattando il messaggio a seconda della persona che ha di fronte.
Un brand forte riesce a farsi notare perché l’interlocutore è interessato ed invogliato a scoprire di più.
È dunque importante elaborare una presentazione o un discorso introduttivo accattivanti ricorrendo ai tre elementi già visti in Curate il vostro messaggio:
Attraverso la comunicazione noi giudichiamo gli altri e gli altri giudicano noi. Nel nostro articolo Chi comunica in modo chiaro dimostra di avere le idee chiare abbiamo raccontato come chi comunica in modo chiaro dimostra di avere le idee chiare, e in tal modo alimenta e accresce la reputazione personale.
Risulta quindi fondamentale imparare a valutarsi e a valutare il team nel quale operiamo.
Preparare performance review o valutazioni approfondite e accurate per i vostri collaboratori o colleghi è una responsabilità, ma anche un’attività che sottrae molto tempo a giornate già fitte di impegni.
Per eccellere in questo, può essere utile tenere un diario dei vostri progetti, delle vostre sfide e dei vostri successi.
Si può procedere analogamente per i vostri colleghi o collaboratori tenendo un diario dei loro progressi lungo tutto l’anno e prendendo nota dei particolari delle loro sfide e delle loro vittorie.
Come visto in Il valore di un metodo, è importante procedere con metodo. Non è importante se aggiorniamo il nostro diario una volta la settimana, una volta al mese o una volta al trimestre. L’importante è la regolarità.
Qualunque frequenza di aggiornamento sceglierete, ricordate di descrivere le sfide affrontate, le azioni intraprese, i risultati immediati e strategici generati e in che modo tutto questo si relaziona al vostro brand.
In questa maniera, al momento di redigere una review, avrete già pronto un canovaccio su cui lavorare. Attendere una review annuale prima di definire qual è stato il vostro contributo non è una buona strategia.
Ogni meeting efficace si basa su una buona comunicazione ed un colloquio di lavoro è esattamente come un meeting.
A tutti noi è capitato di partecipare a riunioni lunghe, noiose e inconcludenti. Non vediamo l’ora che finiscano. Avremmo moltissime altre cose da fare nel frattempo e ci dà estremamente fastidio essere obbligati a sprecare così le nostre giornate.
Durante il colloquio o il meeting è quindi importante giocare d’attacco per mantenere alta l’attenzione degli interlocutori.
Tenete a freno il vostro desiderio di relazionare con dovizia di dettagli. Fate un primo affondo per catturare l’attenzione con un rapido titolo su un vostro risultato o impatto strategico. Continuate poi con una breve descrizione della sfida e delle vostre strategie di successo.
Dopo il primo affondo, fermatevi ed attendete che il vostro interlocutore palesi la sua curiosità qualora voglia approfondire. Viceversa, gli avrete già fornito gli elementi necessari senza avere abusato della sua pazienza e del suo tempo.
Imparare a giocare d’attacco con chiarezza e concisione consente di fare colpo sugli interlocutori che amano arrivare subito al sodo, stuzzicherà la curiosità degli interlocutori che amano avere un abstract prima di porre altre domande e quelli che vogliono sapere tutto avranno il tempo di aumentare la loro soglia di attenzione preparandosi ad esplorare i dettagli.