In Il leveraged buyout (LBO) abbiamo visto come il leveraged buyout (LBO) sia un’operazione finanziaria finalizzata all’acquisizione di una società mediante lo sfruttamento della capacità di indebitamento della società stessa.
In Il leveraged buyout (LBO): I metodi di finanziamento abbiamo visto che i metodi di finanziamento sono tipicamente tre: Beni della società acquistata come garanzia del debito bancario, Emissione di obbligazioni o Debito non garantito.
Vediamo in questo appuntamento con maggior dettaglio quali sono gli investitori in un’operazione di LBO.
Le aziende che costituiscono dei candidati particolarmente ottimali per un’acquisizione con indebitamento sono spesso note agli investitori che ne seguono attentamente le sorti e i risultati finanziari, nell’auspicio di potervi investire alla prima occasione. Ciò conduce a casi di aziende oggetto di più di un leveraged buy-out consecutivamente.
I principali protagonisti di ogni LBO possono essere individuati nelle seguenti macro categorie:
Ciascuno di questi soggetti contribuisce alla transazione con delle conoscenze, delle esperienze specifiche e delle risorse finanziarie. I rapporti fra loro sono governati da accordi molto stringenti stabiliti da contratti, sovente costituiti da centinaia e centinaia di pagine, legalmente vincolanti e caratterizzati da obblighi precisi e ricorrenti. Tali accordi e contratti disciplinano ruoli e aspettative con lo scopo di allineare gli interessi di tutte le parti nel comune obiettivo del successo dell’iniziativa e della minimizzazione dei rischi connessi alla stessa.
I limited partners (LPs) sono investitori il cui ruolo primario è quello di fornire il capitale di equity che avvia il processo di investimento di un LBO. Si tratta di persone fisiche, fondi hedge¹ e altri investitori istituzionali che impegnano, attraverso un accordo di sottoscrizione detto limited partnership agreement (LPA), un ammontare equivalente alla maggior parte delle risorse a disposizione di un dato fondo di private equity o di analoga natura. Questo impegno, detto commitment, è un accordo fra il fondo di private equity e gli stessi LPs secondo il quale questi ultimi apporteranno capitale a disposizione del fondo nel momento in cui una o più opportunità di investimento saranno definite e pagheranno inoltre ai gestori del fondo una commissione di gestione (management fee) generalmente in un intorno compreso fa l’1,5% e il 2,5% dell’intero commitment.
L’accordo di partnership stabilisce inoltre limiti di tempo molto precisi per la messa a disposizione dell’ammontare soggetto a commitment (investment period) all’interno dei quali il capitale può essere investito attraverso un processo di richiamo dello stesso da parte del fondo, detto tecnicamente drawdown o takedown. Tale processo si rivela di grande importanza dato che i capitali degli LPs non sono nella costante disponibilità del fondo, che quindi non li vincola in nessun modo. L’investment period generalmente dura 6 o più anni, può essere prolungato e può anche vedere durante il suo svolgimento degli incrementi del valore del commitment.
Nel corso degli anni i rendimenti attesi da parte dei limited partners hanno visto diversi cambiamenti. Nel ciclo di LBO che si è palesato fra il 2004 e il 2008 circa si sono assestati dal 25% in su, mentre successivamente hanno conosciuto una riduzione fino al 18-20%, seppur recenti segnali ne indicano una ripresa e un riavvicinamento ai livelli del ciclo precedente. Lo sforzo di allineamento fra gli interessi degli LPs con quelli dei gestori dei fondi (general partners o GPs) si risolve generalmente con l’obbligo da parte dei GPs di investire nel fondo stesso, tipicamente attraverso un commitment che si aggira attorno all’1% del totale ma, in taluni casi, può essere elevato fino anche oltre il 3%.
I financial sponsors sono generalmente degli investitori di private equity² che raccolgono capitale per investirlo in leveraged buy-outs e altre transazioni finanziarie simili. Tipicamente uno sponsor crea un fondo avendo come progetto quello di investire in meno di una decina di società, generalmente un numero considerato equilibrato perché sufficientemente grande da evitare i rischi di concentrazione, ma non così grande da richiedere grosse strutture di gestori. I LPs sono piuttosto attenti ai costi, quindi le società di gestione tendono a non incrementare eccessivamente i costi afferenti gli organici.
I gestori, chiamati investment managers e collocati in opportune società di gestione, unitamente al general partner sono responsabili delle attività del fondo. L’attività di tali soggetti è quella di supervisionare il commitment di capitale da parte degli investitori e di gestire il processo di investimento in tutte le sue fasi.
La finalità di uno sponsor è quello di impiegare il proprio capitale in maniera efficiente, indentificando dei target dai quali sia possibile ricavare valore attraverso delle azioni di accrescimento. Di solito, a garanzia del risultato e come stretto monitoraggio delle performances, lo sponsor nomina propri esponenti nel consiglio di amministrazione delle aziende target.
I GPs vengono remunerati sia attraverso una commissione di gestione (management fee), sia attraverso una percentuale dei profitti realizzati da ogni investimento (carried interest). La management fee non viene solo impiegata per retribuire gli investment manager, ma viene utilizzata per tutte quelle attività di supporto alla ricerca di opportunità di investimento, come per esempio il costo degli uffici, dei dipendenti e di tutte le funzioni di supporto. Il carried interest viene invece solitamente percepito al momento della monetizzazione dell’investimento stesso. Di solito il carried interest è costituito da una percentuale di profitti realizzati sull’investimento (deal) stimabile attorno al 20%, strutturata in questo modo anche per usufruire, laddove ciò è possibile, di un trattamento fiscale favorevole. Per mantenere costante l’impegno degli investment manager su tutte le aziende oggetto di investimento, i LPs possono adottare dei meccanismi di differimento della remunerazione variabile costituita dal carried interest che, nei casi più diffusi, sono strutturati come dei diritti alla percezione di una remunerazione variabile da parte dei LPs entro la fine del periodo di investimento, oppure possono concretizzarsi attraverso dei limiti di rendimento percentuale annuo del fondo sotto i quali il carried interest non viene liquidato, ma differito.
Durante il ciclo di vita di un LBO le banche, siano esse di credito ordinario o di investimento, svolgono un ruolo fondamentale nel fornire credito, svolgere attività di approfondimento e investigazione in merito ai dati aziendali (due diligence³) e molteplici altri servizi che possono essere di supporto, per esempio, nel processo di public to private.
Di solito, all’interno delle banche di investimento esistono figure preposte alla copertura della relazione di clientela con le società di private equity. Tali relationship manager mantengono i contatti con gli investment manager, si confrontano sugli obiettivi degli stessi e si occupano di coordinare il team della banca nel supporto alla realizzazione di tali progetti.
Le figure bancarie coinvolte riguardano generalmente i team di leveraged finance (specializzati nel finanziamento del debito necessario per ogni LBO), i team di industrial coverage (che riuniscono specialisti di specifiche industries) o gli specialisti di fusioni e acquisizioni (dette M&A, in grado di supportare il processo di esecuzione delle varie forme di fusioni aziendali).
La banca di investimento generalmente guida il processo di strutturazione del deal, ricoprendo il ruolo fondamentale di fornire l’indebitamento necessario per procedere all’acquisizione. La banca scambia con lo sponsor dei documenti di diverso e progressivo impegno legale che indicano l’impegno a fornire i finanziamenti concordati soggetti alla realizzazione di determinati criteri che possono riguardare i risultati finanziari della società target o il raggiungimento di un limite minimo di capitale proprio investito da parte dei gestori del fondo. A remunerazione della sua attività la banca riceve, oltre agli interessi sul debito, delle commissioni per l’organizzazione dell’operazione di finanziamento medesima (arrangement fee), qualificandosi anche come possibile consulente di M&A per l’esecuzione dell’acquisizione o per l’exit che avverrà alla fine del periodo di investimento.
In mancanza di investitori istituzionali disposti a investire negli strumenti creditizi creati dalle operazioni di LBO, buona parte delle operazioni più importanti non sarebbe realizzabile. È infatti spesso la domanda di titoli di debito ad alto rendimento, per la maggior parte obbligazioni high yield tipo i junk bonds⁴ sul mercato statunitense, a guidare i cicli di maggiore espansione dei leveraged buy-outs. Spesso ciò accade quando i rendimenti delle obbligazioni meno rischiose sono molto bassi e, di conseguenza, più categorie di investitori si spostano verso classi di investimento a più alto rischio e contestualmente a maggiore rendimento.
Per gli investitori in bond esistono generalmente due modalità principali per investire in LBO:
Bibliografia: