L’impatto dell’intelligenza artificiale sul processo decisionale – Digital4Pro

L’impatto dell’intelligenza artificiale sul processo decisionale

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1.  Introduzione

Analizziamo in questo appuntamento l’impatto generato dall’implementazione dell’intelligenza artificiale sull’operatività delle organizzazioni. In particolare, si esaminerà l’influenza esercitata sul processo decisionale.

Innanzitutto, si può affermare che la presa di decisioni costituisce una fase allo stesso tempo complessa e fondamentalenella vita delle organizzazioni. La decisione organizzativa è caratterizzata da due stadi principali:

  • Processo di identificazione dei problemi;
  • Processo della loro

Nel primo si monitora il contesto ambientale che circonda l’organizzazione e si individuano le principali criticità organizzative; nel secondo invece, si determinano le alternative a disposizione e poi si sceglie quella ritenuta migliore per risolvere la problematica da fronteggiare[1]. Le decisioni da prendere nelle organizzazioni sono molteplici e possono riguardare l’introduzione di una nuova linea di prodotto, l’assunzione di nuovo personale, l’ingresso in unnuovo mercato oppure il cambiamento del modello di business.

Tradizionalmente questa attività viene svolta dal top management aziendale, il quale sfrutta le informazioni rese disponibili da alcune analisi organizzative, come quelle sui competitors e sulla clientela per esempio. L’avvento dell’intelligenza artificiale, come già osservato, ha avuto un impatto significativo dal punto di vista organizzativo e hacondizionato anche le modalità con cui viene condotto il processo decisionale.

Nello specifico, oggi le organizzazioni possono scegliere di affidare, parzialmente o integralmente, questa operazione alle macchine intelligenti con risultati più o meno soddisfacenti a seconda dei casi. Lo sviluppo di questa tendenza è strettamente correlato a tre eventi principali che hanno caratterizzato il progresso tecnologico degli ultimi anni[2]:progressi a livello statistico e algoritmico, i quali hanno favorito la diffusione dei sistemi di machine learning; incremento dei dati disponibili grazie all’Internet of Things, che rende digitale qualsiasi oggetto tramite la dotazione di sensori; miglioramenti nella capacità di elaborazione e di archiviazione dei computer.

 

2.  Condizioni fondamentali per il processo decisionale

Attualmente, quindi, le decisioni a livello organizzativo possono essere prese sia dalle persone che dall’intelligenza artificiale. Per effettuare una comparazione tra queste due differenti alternative, si prendono in considerazione leseguenti condizioni fondamentali[3]:

  • Specificità dello spazio di ricerca della decisione: relativamente agli algoritmi si può dire che questi prendono decisioni basandosi sull’ottimizzazione computazionale; di conseguenza, lo spazio di ricerca della decisione dovrebbe essere ristretto e correttamente definito rispetto alla funzione obiettivo. Le decisioni umane invece,talvolta possono basarsi su giudizi e intuizioni. Per questo motivo è complesso ricondurle a determinate funzioniobiettivo e quindi non esiste uno spazio di ricerca ben definito per esse;
  • Interpretabilità: le macchine intelligenti utilizzano dei modelli che sono in grado di estrapolare da ampi data-setle soluzioni ottimali per una certa funzione obiettivo; spesso, però, è complesso per gli esseri umani comprendere quali sono le ragioni che le hanno condotte a prendere una certa decisione e per questo motivovengono definite come delle “scatole nere”. Questa caratteristica rende difficile anche individuare eventuali bias presenti al loro interno e conseguentemente riduce la fiducia delle persone nei loro confronti. Al contrario, le decisioni umane sono più semplici da comprendere, dato che le persone sono in grado di spiegare le motivazioni che le hanno spinte a effettuare una certa scelta piuttosto che un’altra. Nonostante ciò, anche queste possono essere influenzate da alcuni pregiudizi;
  • Ampiezza delle alternative considerate: l’intelligenza artificiale è in grado di considerare milioni di alternative, visto che la ricerca delle correlazioni avviene in maniera automatica. I decisori umani hanno invece limiti cognitivi, per cui non sono in grado di analizzare un numero troppo alto di In più, l’eventuale analisi di un’ampia gamma di opzioni può condurre le persone a sbagliare scelta oppure all’incapacità di prendere una decisione;
  • Velocità: gli algoritmi scelgono in maniera pressoché istantanea, per cui vengono preferiti in contesti decisionali in cui la tempestività è un fattore cruciale, come per esempio le scelte di trading sui mercati finanziari. Per quanto riguarda le persone invece, occorre innanzitutto sottolineare che queste hanno una velocità decisionaleinferiore rispetto alle macchine Inoltre, se costretti a prendere decisioni in tempi brevi, gli esseri umani hanno maggiori probabilità di commettere degli errori. Quindi le decisioni umane sono contraddistinte da un trade-off tra velocità e accuratezza, cosa che invece non vale per quelle prese dagli algoritmi;
  • Replicabilità: l’intelligenza artificiale segue un processo decisionale standardizzato che consente di ottenere risultati costanti a partire dagli stessi input. Al contrario, le persone possono essere influenzate da emozioni, sentimenti e stati d’animo nel corso del processo decisionale, per cui possono prendere anche decisioni diverse a parità.

 

CARATTERISTICHEDELLE DECISIONI DECISIONI PRESE DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE DECISIONI UMANE
Specificità dello spazio diricerca Spazio di ricerca ristretto e ben definito Non richiedono uno spazio di ricerca definito
Interpretabilità Bassa, poiché è difficile comprendere i motivi che hanno condotto a una certa decisione Alta, perché le persone sono in grado di spiegare le ragioni che le hanno portate a fare una determinata scelta
Ampiezza dellealternative considerate Considerano milioni di alternative Valutano un numero ristretto di alternative
Velocità Alta. Non esiste un trade-off tra velocità e accuratezza Ridotta. Esiste un trade-off tra velocità e accuratezza
Replicabilità Elevata, poiché seguonoun metodo standardizzato Bassa, perché i sentimenti e gli stati d’animo possono influenzare l’esito del processo decisionale

Tabella 1 – Principali differenze tra decisioni umane e decisioni prese dall’intelligenza artificiale [Fonte: Shrestha, Y. R.,Ben-Menahem, S. M., & Von Krogh, G. (2019)].

 

4.  Vantaggi e svantaggi dell’implementazione dell’AI nel processo decisionale

Dall’analisi appena effettuata, si comprende come l’intelligenza artificiale applicata in questo campo comporti tre vantaggi principali rispetto alle decisioni di natura umana: la capacità di analizzare dettagliatamente grandi quantità di dati e di informazioni; la tempestività decisionale; la possibilità di ottenere risultati costanti a parità di condizioni iniziali.

Allo stesso tempo, però, è presente anche una significativa vulnerabilità nelle macchine intelligenti, rappresentata dalla difficoltà nell’interpretazione delle loro decisioni. Occorre poi precisare che, attualmente, questa tecnologia è in grado di supportare esclusivamente il così detto processo decisionale analitico, mentre non è ancora capace di sostenere quello definito come intuitivo. Il primo è caratterizzato dall’esistenza di un processo sistematico e collaudato per la raccolta dei dati e per la loro successiva analisi, che conduce poi alla scelta finale.

Quindi, vi è un metodo preciso, il quale, una volta insegnato alla macchina intelligente, può essere ripercorso tutte le volte in cui è necessario. Il secondo invece, è spontaneo e dipende strettamente dalla conoscenza e dall’esperienza pregressa del decisore, che lo aiutano a individuare nuove minacce o opportunità. In questo caso, dunque, non esistono modelli predefiniti o dati riferiti al passato, in quanto ogni volta si fronteggia qualcosa di nuovo e imprevedibile, che richiede una certa creatività[4]. Per questo motivo, in tale ambito, l’intelligenza artificiale non è in grado di aiutare l’uomo nel processo decisionale. Di conseguenza, si può affermare che questa tecnologia può supportare il top management durante il processo decisionale per determinate categorie di scelte, ma non per altre.

 

5.  Tecniche decisionali con il coinvolgimento dell’intelligenza artificiale

Dopo aver esplicitato questa classificazione delle tipologie di decisioni, si descrivono le tre differenti tecniche tramite cuiè possibile prendere le decisioni all’interno delle organizzazioni con il coinvolgimento dell’intelligenza artificiale, ovvero[5].

 

5.1.  Delega totale all’intelligenza artificiale

In questo caso le macchine intelligenti prendono le decisioni in modo autonomo, cioè senza l’intervento umano. Puòessere conveniente adottare questo metodo quando lo spazio di ricerca è ristretto e ben definito, le alternative da considerare sono molteplici, la velocità è un requisito fondamentale e si richiede la replicabilità. Questo approccio, tuttavia, presenta alcuni limiti, come per esempio la possibilità che gli algoritmi riproducano i pregiudizi dei programmatori che li hanno sviluppati oppure la difficile interpretabilità delle decisioni prese. Alcuni esempi di questa tecnica si riscontrano nei sistemi di raccomandazione in tempo reale e nel pricing dinamico che caratterizza le offerte dellecompagnie aeree e degli alberghi.

 

5.2.  Processo decisionale sequenziale e ibrido

In questo approccio l’output di una decisione umana diventa l’input per un processo decisionale dell’intelligenzaartificiale o viceversa. In questo modo si possono sfruttare i punti di forza di entrambi i decisori, ma allo stesso tempo occorre fronteggiare anche i loro punti di debolezza combinati. Se la macchina intelligente prende una decisione checostituisce l’input del processo decisionale umano si ha il vantaggio per cui le persone considerano solo le alternativeeffettivamente valide, cioè quelle che, in un primo momento, sono già state selezionate dagli algoritmi.

Affinché questa soluzione sia efficace, è necessario che lo spazio di ricerca sia ben definito. In più, il coinvolgimento dei decisori umani incrementa l’interpretabilità, a discapito della replicabilità e della tempestività.

Se invece le decisioni umane rappresentano l’input del processo decisionale guidato dall’intelligenza artificiale, allora vi è il rischio che le persone abbiano escluso delle alternative valide. Questo procedimento può essere utile quando idecisori umani hanno difficoltà a individuare la soluzione migliore, che invece può essere identificata grazie alla capacità predittiva degli algoritmi. È preferibile adottare tale approccio nel caso in cui le alternative di partenza non sianoparticolarmente numerose. Tuttavia, tale metodo è caratterizzato da una bassa interpretabilità, che complica l’apprendimento negli esseri umani.

Un esempio di questa tecnica può essere individuato nella metodologia di selezione dei giocatori adottata da Billy Beane, manager del team di baseball degli Oakland Athletics. Quest’ultimo, infatti, combinava l’esperienza e l’intuito dei talent scout con l’analisi statistica. In questo modo è riuscito a formare una delle squadre più vittoriose del campionatostatunitense con un budget particolarmente esiguo[6].

 

5.3.  Decisioni aggregate

In questo modello le decisioni vengono inizialmente prese in maniera separata sia dalle persone che dall’intelligenza artificiale; successivamente vengono aggregate e si effettua una media per determinare la soluzione finale. In questomodo la macchina intelligente viene considerata sullo stesso livello dei decisori umani e si minimizza il rischio che gli algoritmi incorporino i pregiudizi delle decisioni umane che hanno fornito l’input, aspetto che caratterizzava la soluzione precedente.

L’intelligenza artificiale è in grado di compensare alcuni errori tipici commessi dalle persone. Vi possono tuttavia essere problemi legati alla trasparenza e all’affidabilità delle decisioni prese, a causa dell’influenza esercitata da coloro che programmano gli algoritmi.

Un’esemplificazione di tale approccio deriva dalle decisioni prese da Deep Knowledge Venture (DKV), venture capital con sede a Hong Kong, impegnata in campo medico. Questa ha introdotto un algoritmo nel proprio consiglio di amministrazione, che vota insieme agli altri membri nel momento in cui deve essere presa una decisione.

 

TECNICHE PER

PRENDERE LE DECISIONI

PRINCIPALI VANTAGGI PRINCIPALI LIMITI
Delega totaleall’intelligenza artificiale Possibilità diconsiderare numerosealternative

Elevata velocità

Alta replicabilità

Bassa interpretabilità

Possibilità che gli algoritmi replichino i bias dei programmatori umani

Inefficace per il processo decisionale intuitivo

L’output di una decisionedell’IA diventa l’input diuna decisione umana Opportunità per i decisori umani diconsiderare solo le alternative valide

Elevata interpretabilità

Bassa velocità

Ridotta replicabilità

L’output di una decisioneumana diventa l’input diuna decisione dell’IA Buona tempestività nell’individuazione dell’alternativa migliore Rischio di escludere alcune alternative valide

Bassa interpretabilità

Decisione aggregata Gli algoritmi non sono influenzati da input umani

Separazione del processo decisionale umano da quello effettuato dalle macchine intelligenti

Possibili criticità legate alla trasparenza e all’affidabilità delle decisioni presedall’intelligenza artificiale

Tabella 2 – Modalità tramite cui condurre il processo decisionale sfruttando l’intelligenza artificiale [Fonte: Shrestha, Y.R., Ben-Menahem, S. M., & Von Krogh, G. (2019)].

 

6.  Conclusioni

Per concludere questa analisi, si può affermare che ormai l’intelligenza artificiale svolge un ruolo importante all’interno del processo decisionale delle organizzazioni. Nonostante ciò, al momento, le macchine intelligenti non sono ancora capaci di sostituire l’uomo in maniera definitiva nell’esecuzione di questa critica attività aziendale. È auspicabile,dunque, che avvenga una sorta di collaborazione tra intelligenza artificiale e decisori umani, in quanto questi possono rinforzarsi vicendevolmente e colmare le rispettive lacune. In questa maniera, è possibile ottenere “un’intelligenzaintegrata”, che potenzialmente può generare un vantaggio competitivo[7]. Inoltre, a seconda delle caratteristiche della decisione che deve essere presa, le organizzazioni possono adottare quell’approccio, tra quelli appena descritti, che sembra essere più adatto. Infine, occorre considerare che, prima di adottare l’intelligenza artificiale in questo ambito, le aziende dovrebbero fronteggiare in maniera adeguata i suoi limiti principali. Tra questi ultimi vi rientra la difficoltà diinterpretazione delle scelte effettuate dalle macchine intelligenti e il pericolo che gli algoritmi presentino i bias deiprogrammatori che li hanno realizzati.

Questo seconda criticità può essere particolarmente significativa, in quanto capace di causare il fenomeno del “garbage-in garbage-out”, secondo il quale se i dati forniti alle macchine intelligenti sono errati, allora lo saranno anche le informazioni prodotte dalle stesse.

 

Bibliografia

 

Note

[1] Daft, R. L. (2017), op. cit., 449.

[2] Tabesh, P. (2021), op. cit., 3-4.

[3] Shrestha, Y. R., Ben-Menahem, S. M., & Von Krogh, G. (2019). Organizational decision-making structures in the age of artificialintelligence. California Management Review, 61(4), 67-70.

[4] Tabesh, P. (2021), op. cit., 5.

[5] Shrestha, Y. R., Ben-Menahem, S. M., & Von Krogh, G. (2019), op. cit., 70-77.

[6] Daft R. L. (2021), op. cit., 355.

[7] Lichtenthaler, U. (2020). Mixing data analytics with intuition: Liverpool Football Club scores with integrated intelligence. Journal ofBusiness Strategy, 11.

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