Come l’AI può intervenire nell’area marketing – Digital4Pro

Come l’AI può intervenire nell’area marketing

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1.  Introduzione

L’area marketing è un’unità organizzativa che ha come obiettivi quelli di comprendere le   esigenze e i bisogni della clientela, promuovere i prodotti e i servizi aziendali e indurre i clienti a fare acquisti. Negli ultimi anni, questa funzione aziendale è stata rivoluzionata dall’avvento dell’intelligenza artificiale.

Secondo una ricerca condotta da Deloitte, tre dei principali cinque motivi che hanno spinto le organizzazioni a investirein questa tecnologia sono strettamente correlati al marketing. In particolare, questi riguardano il miglioramento deiprodotti e dei servizi già esistenti, lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi e il potenziamento del rapporto con i consumatori[1].

Questa tendenza viene confermata anche dalle previsioni di Statista, secondo cui il valore del mercato dell’intelligenza artificiale in questa unità organizzativa è destinato a crescere rapidamente, passando dai circa 12 miliardi di dollari del 2020 agli oltre 100 miliardi di dollari del 2028.

 

Figura 1 – Previsione sul valore del mercato dell’intelligenza artificiale nell’area marketing ( valori in miliardi di dollari) [Fonte: https://www.statista.com/statistics/1293758/ai-marketing-revenue-worldwide/ 2022/07/25].

 

2.  Tecniche per l’implementazione dell’AI nel marketing

Esistono due principali tecniche tramite cui questa tecnologia può essere sfruttata nel marketing[2].

La prima riguarda l’automazione di compiti semplici e ripetitivi, che richiedono un livello di intelligenza relativamente basso. In questa categoria vi rientrano quei sistemi, come i chatbot, che per esempio inviano in maniera automatica una e-mail di benvenuto a un nuovo utente.

La seconda invece, si riferisce all’impiego del machine learning, il quale è in grado di analizzare grandi quantità di dati e di prendere decisioni complesse, come per esempio prevedere il modo in cui un certo cliente reagirà a unadeterminata campagna promozionale.

 

3.  Vantaggi dell’implementazione dell’AI nel marketing

A livello complessivo, si può dire che l’uso dell’intelligenza artificiale in quest’area può incrementare i ricavi e ridurre i costi[3]. Nello specifico, le entrate sono destinate a crescere a causa della possibilità di prendere decisioni migliori,tramite per esempio il pricing dinamico, le promozioni personalizzate in tempo reale e le raccomandazioni dei prodotti. I costi invece, possono diminuire grazie all’automazione di alcuni semplici compiti di marketing, come per esempio larisposta automatica dei chatbot alle domande più frequenti provenienti dai consumatori.

FASE DEL CUSTOMER

JOURNEY

SUPPORTO FORNITO DALL’IA
Ricerca di un prodotto Pubblicità mirate e suggerimenti in funzione delle ricerche effettuate in passato dal cliente
Vendita Ottimizzazione del prezzo di vendita grazie al pricingdinamico, che modifica le offerte commerciali in funzione delle condizioni di mercato e delle caratteristiche delconsumatore

I sistemi di raccomandazione favoriscono i fenomeni dell’up- selling e del cross-selling, suggerendo prodotticomplementari

Si riduce la probabilità che l’acquisto non venga portato a termine grazie a pubblicità di reindirizzamento

Post-vendita Potenziamento nell’analisi delle reazioni dei clienti mediantei commenti sui social network o tramite le recensionieffettuate

Chatbot disponibili 24 ore su 24 in grado di rispondere alle domande più frequenti poste dalla clientela

Tabella 1 – Supporto fornito dall’intelligenza artificiale nelle principali fasi del customer journey [Fonte: Nair, K., & Gupta, R. (2021), Davenport, T., Guha, A., Grewal, D., & Bressgott, T. (2020) e Zaki, M., McColl-Kennedy, R., & Neely,A. (2021)].

 

Di conseguenza, anche in questo reparto organizzativo le macchine intelligenti costituiscono uno strumento che può avvantaggiare le organizzazioni e rinforzare le abilità umane. Per questo motivo, le aziende sono solite impiegare l’intelligenza artificiale in tutte le fasi del “customer journey”[4], ovvero quel percorso che indica tutti i punti di contatto tra impresa e consumatore nel rapporto commerciale.

Esso comincia nella fase in cui un cliente sta cercando un particolare prodotto. A tal scopo, gli algoritmi realizzano delle pubblicità mirate e propongono dei suggerimenti, volti a semplificare la ricerca stessa. Per fare ciò, si analizzano le ricerche effettuate nel passato da quello stesso utente sul sito web dell’azienda, in maniera tale da prevedere gli articoli ai quali può essere interessato.

Si comprende quindi come l’intelligenza artificiale permetta di estrapolare dai big data un insieme di informazioni fondamentali per sviluppare efficaci strategie personalizzate di marketing. Ovviamente, ciò è stato reso possibile dalle già citate evoluzioni nella capacità di elaborazione e in quella di archiviazione dei dispositivi elettronici, che hanno consentito di immagazzinare e processare una maggiore quantità di dati sulla clientela.

A tal proposito, il machine learning, grazie all’analisi dei dati a disposizione, ottimizza il prezzo di vendita[5]. Ciòsignifica che quest’ultimo è sufficientemente basso da attrarre clienti, ma anche abbastanza alto da consentireall’azienda di ottenere una remunerazione.

Quest’operazione è conosciuta come “pricing” ed è dinamica, in quanto le offerte commerciali vengono modificate in tempo reale, in modo tale da riflettere le condizioni di mercato e da considerare alcune caratteristiche del cliente, come la sua localizzazione geografica e la sua disponibilità all’acquisto. Inoltre, è possibile effettuare delle personalizzazioni volte a fare promozioni a quell’utente che è disponibile ad acquistare soltanto in caso di sconto e a non farle a chi invece è pronto a comprare anche al prezzo standard di base. In questa maniera, è possibile aumentare il numero complessivo delle vendite e, conseguentemente, anche i profitti.

L’analisi dei dati permette anche di ampliare la conoscenza del mercato di riferimento. Nello specifico, vi è la possibilità di approfondire maggiormente le caratteristiche della clientela, esaminando non solo gli acquisti effettuati nel passato e le ricerche sul sito web aziendale, ma anche le reazioni alle promozioni commerciali e gli eventuali commenti sui socialmedia in merito ai prodotti e ai servizi dell’impresa. Successivamente, è possibile creare un profilo di ciascun singolocliente e poi, tramite gli algoritmi, si può prevedere quali saranno i loro interessi futuri.

Sulla base di queste previsioni poi, vengono raccomandati quei prodotti che si presume possano interessare a quel particolare consumatore. L’abilità predittiva rappresenta quindi una delle caratteristiche cruciali dell’intelligenza artificiale nell’area marketing.

Tale capacità è particolarmente elevata per i prodotti già esistenti, mentre è decisamente più complesso raggiungere un buon livello di accuratezza relativamente ai nuovi prodotti. Ciò è dovuto al fatto che gli algoritmi di machine learningapprendono dall’esperienza passata, ottimizzando progressivamente le loro prestazioni. Di conseguenza, sui prodotti più maturi hanno ormai raggiunto un livello di precisione elevato, mentre su quelli nuovi necessitano di un precedente periodo di raccolta dei dati prima di essere accurati.

Un altro strumento di analisi rilevante è dato dal deep learning, il quale è in grado di esaminare i dati non quantitativi, come le espressioni facciali o le parole utilizzate dal cliente, in modo tale da comprendere cosa quest’ultimo desideraeffettivamente e se è soddisfatto o meno dell’offerta proposta dall’azienda. Altro vantaggio significativo è dato dal rafforzamento dei fenomeni dell’up-selling e del cross- selling. Il primo induce il consumatore a spendere di più presso l’azienda, mentre il secondo stimola il cliente ad acquistare prodotti o servizi aggiuntivi. Questi eventi sono agevolati dai sistemi di raccomandazione, i quali, quando si acquista un certo prodotto, suggeriscono servizi o prodotti complementari che generalmente altri clienti acquisiscono contemporaneamente.

Questi sistemi imparano dall’esperienza passata, per cui ogni volta in cui un suggerimento viene accolto o rifiutato, sfruttano questa informazione per ottimizzare la loro abilità predittiva. Si riduce poi anche la probabilità che il consumatore abbandoni il proprio carrello digitale, attraverso delle chat che motivano a portare a termine l’acquisto. Oppure, se il potenziale acquirente non ha portato a termine l’ordine, si possono utilizzare delle pubblicità di reindirizzamento in cui si propone il medesimo prodotto scontato. Dopo la vendita, si impiegano degli agenti digitali disponibili a rispondere alle domande della clientela in qualunque momento del giorno, al fine di fronteggiare anche i picchi di richiesta. Infine, l’intelligenza artificiale può essere impiegata per monitorate in tempo reale lo stato d’animo e il grado di soddisfazione della clientela[6]. In particolare, gli algoritmi analizzano le parole utilizzate dai consumatori nellerecensioni per comprendere se questi sono soddisfatti, oppure se hanno riscontrato delle problematiche. Ciò viene fatto in maniera del tutto automatica, andando così a sostituire i tradizionali sondaggi di carattere quantitativo. In più, in caso di lamentele prolungate e di rischio di abbandono, l’intelligenza artificiale può intervenire e formulare delle offertepersonalizzate particolarmente vantaggiose, volte a trattenere il cliente.

 

4.  Svantaggi dell’implementazione dell’AI nel marketing

Nonostante tutti gli aspetti positivi appena descritti, sono presenti anche delle criticità relativamente all’implementazione dell’intelligenza artificiale in quest’area organizzativa.

Queste riguardano prevalentemente la percezione dei consumatori nei confronti delle macchine intelligenti. Non tutti i clienti, infatti, accolgono positivamente la sostituzione degli addetti alle vendite con l’intelligenza artificiale, poichéquest’ultima è meno empatica rispetto agli esseri umani.

Secondo alcuni dati, quando un cliente parla con un agente intelligente piuttosto che con un addetto alle vendite umano il tasso di acquisto cala del 75%[7]. Tale problematica, come già detto nel primo capitolo, potrebbe essere eliminata grazie alla futura evoluzione delle macchine intelligenti, che, secondo alcune previsioni, le condurrà verso l’acquisizione della cosiddetta “intelligenza emotiva”.

Un altro rischio significativo riguarda la già citata necessità di garantire la privacy e la sicurezza dei consumatori, nel momento in cui le organizzazioni sfruttano i loro dati personali per fini pubblicitari. La mancata osservanza delle normative sulla privacy potrebbe coinvolgere le aziende in complesse cause legali con un probabile esito sfavorevole, per cui l’attenzione su questo aspetto dovrebbe essere massima. Inoltre, come vale per tutte le aree organizzative, l’introduzione di questa tecnologia in questo ambito richiede considerevoli investimenti tecnologici, prima che le aziende possano usufruire appieno dei benefici sopra descritti.

 

5.  Conclusioni

In conclusione, si può affermare che attualmente, nonostante la tendenza crescente delle organizzazioni ad automatizzare sempre di più le attività legate al marketing, l’intelligenza artificiale è in grado di svolgere soltanto un insieme di compiti di questo tipo, ma non può ancora gestire in maniera completamente autonoma questa funzione.

Di conseguenza, anche in quest’area organizzativa la soluzione migliore sembra essere quella di una collaborazione tra uomo e macchina intelligente, al fine di sfruttare i rispettivi vantaggi e di eliminare le relative debolezze.

A tal proposito, l’intelligenza artificiale può focalizzarsi sullo svolgimento dei compiti ripetitivi e predittivi, al fine diconsentire ai responsabili della funzione di dedicare più tempo alle attività che richiedono creatività, immaginazione econtatto umano.

 

Bibliografia

 

Note

[1] Davenport, T., Guha, A., & Grewal, D. (2021). How to Design an AI Marketing Strategy: What the Technology Can Do Today—andWhat’s Next. Harvard Business Review, 99, 42.

[2] Davenport, T., Guha, A., & Grewal, D. (2021), op. cit., 44.

[3] Davenport, T., Guha, A., Grewal, D., & Bressgott, T. (2020). How artificial intelligence will change the future ofmarketing. Journal of the Academy of Marketing Science, 48(1), 27.

[4] Nair, K., & Gupta, R. (2021). Application of AI technology in modern digital marketing environment.

World Journal of Entrepreneurship, Management and Sustainable Development, 319.

[5] Davenport, T., Guha, A., Grewal, D., & Bressgott, T. (2020), op. cit., 32.

[6] Zaki, M., McColl-Kennedy, R., & Neely, A. (2021). Using AI to Track How Customers Feel—In Real Time.

Harvard Business Review, 4.

[7] Davenport, T., Guha, A., Grewal, D., & Bressgott, T. (2020), op. cit., 28.

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