L’arrivo del covid ha velocizzato la digitalizzazione di molte piccole e medie imprese(PMI), che altrimenti non lo avrebbero fatto in tempi brevi.
Intanto spieghiamo che cos’è la digitalizzazione per un’azienda.
Essere digitali significa sfruttare un insieme di tecnologie che permettono di trarre benefici all’azienda. Si tratta di cambiare il metodo di lavoro e l’organizzazione, ottimizzare e accelerare le attività aziendali, attraverso quei processi che servono per rendere tutto il flusso di lavoro digitale, partendo dai software per la creazione di documenti e fatture, arrivando ai social media e al sito web.
All’inizio del 2020 c’è stato un aumento delle vendite all’interno degli e-commerce dovuto al lockdown. Anche se alcune aziende non reputano la digitalizzazione un buon investimento, molte altre invece ne hanno colto il potenziale, capendo che per offrire una migliore comunicazione al cliente è necessario investire nella digitalizzazione, avendo quindi la necessità di avere siti web, e-commerce e social media curati. A meno che l’azienda non si voglia cimentare in prima persona, ovviamente ci sono dei costi da sostenere, ed essendo molto variabili non c’è un prezzo fisso. Tra questi troviamo:
Secondo Fluentify in Italia solo un’impresa su due ha allocato budget dedicati a progetti di trasformazione digitale, nonostante l’emergenza Covid-19 li abbia resi necessari per sostenere i nuovi modelli di gestione aziendale. Dall’ultima indagine dell’Eurobarometro sulle PMI emerge che il 62% delle PMI europee ha problemi a effettuare una transizione al digitale. Questi problemi sono dovuti anche alla mancanza di competenze e risorse economiche.
Ha quindi senso per una PMI investire sulla digitalizzazione?
Ovviamente non si può generalizzare, dipende da caso a caso, però la maggior parte delle volte si rivela essere un buon investimento. Se hai un’azienda e vuoi capire come portarla sul web, ti consiglio di contattare un’agenzia che si occupa di questo in modo da avere tutte le informazioni che ti servono.