Edge Computing: dai data center centralizzati ai micro data center

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Edge Computing: dai data center centralizzati ai micro data center

Le tecnologie IoT, l’intelligenza artificiale, la robotica, la realtà virtuale ed aumentata come l’analisi dei Big Data e l’elaborazione video stanno mettendo in crisi le attuali architetture di rete basate su Data Center centralizzati.

Le problematiche legate a latenza e larghezza di banda dal centro verso la periferia stanno portando ad architetture end-to-end che, accanto ai Data Center centralizzati tipici del Cloud, vedono il proliferare di Data Center periferici regionali e Data Center periferici locali.

Anche se i piccoli Data Center, magari legati a impianti di produzione, magazzini di distribuzione, succursali bancarie, negozi al dettaglio e strutture sanitarie non sono mai stati trattati come un Data Center centrale in termini di criticità e ridondanza elettrica, la loro disponibilità è sempre più necessaria per la continuità dei servizi.

Rispetto ai Data Center centralizzati, gli ambienti periferici di Edge Computing soffrono due problematiche specifiche che rendono difficile ottenere la necessaria resilienza:

  •  mancanza di personale on site
  •  elevato numero di siti geograficamente lontani

 

Micro data center

 

Le operazioni di selezione, configurazione, implementazione e manutenzione dell’infrastruttura IT sono sempre state problematiche.

Chi si trova a progettare, realizzare e gestire dei centri di edge computing, tuttavia, deve spesso affrontare l’ulteriore sfida di doverlo fare in diverse sedi in cui il personale è insufficiente o del tutto inesistente.

Selezione e configurazione

Scegliere e configurare i componenti dell’infrastruttura può rivelarsi complesso. Questa complessità è alla base degli errori più comuni in cui ci si imbatte a livello periferico:

  • UPS sottodimensionato o sovradimensionato rispetto al carico IT previsto;
  • nessuna considerazione della ridondanza o del bypass dell’UPS (sostituzione dell’UPS senza tempi di inattività);
  • prese insufficienti (o di tipo sbagliato) su PDU in rack/UPS;
  • insufficienza dello spazio U nei rack o dello spazio di riserva per future espansioni;
  • mancata ordinazione dei kit di accessori necessari per l’installazione in rack e il cablaggio;
  • mancata considerazione dei vincoli di spazio per il posizionamento delle apparecchiature.

Implementazione

Installare tutti i componenti in ogni sito può essere un’operazione complessa per la logistica e il personale. Alcuni dei problemi più comuni includono:

  • trovare lo spazio a parete per montare gli armadi;
  • siti non preparati a gestire la rimozione della grande quantità di materiali di scarto;
  • componenti che non arrivano in tempo per l’installazione;
  • perdita di piccoli componenti durante l’assemblaggio sul posto;
  • difficoltà a ottenere il necessario numero di indirizzi IP;
  • impianto elettrico non pronto all’installazione delle apparecchiature IT.

Uso e manutenzione

I Micro Data Center remoti soffrono una serie di problematiche peculiari, tra cui tipicamente:

  • problemi di ricerca guasti senza personale sul posto
  • gestione di grandi volumi di allarmi e avvisi di cambio di stato
  • nessuna possibilità di sapere se c’è un problema fino a quando non succede qualcosa
  • dover trattare con più fornitori in caso di problemi
  • eseguire aggiornamenti del sistema e delle patch di sicurezza
  • sapere, in tempo reale, chi accede al sistema a livello locale o remoto
  • standardizzare il servizio di manutenzione in tutte le sedi

Fondamentalmente, sono i numerosi siti e l’insufficienza del personale a rendere insostenibili le tradizionali soluzioni di implementazione e uso dei sistemi IT periferici.

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