L’Internet of Things (IoT) è diventata una parola d’ordine negli ultimi anni e promette di rivoluzionare il nostro modo di vivere e lavorare più di quanto non lo stia già facendo.
La letteratura professionale comprende una serie di documenti scientifici che presentano i diversi modelli concettuali e le applicazioni con cui i moduli Wireless Sensor Network (WSN) si comportano utilizzando l’infrastruttura IP di Internet come mezzo di comunicazione.
Tuttavia, nonostante i suoi potenziali vantaggi, l’IoT presenta una serie di sfide che devono essere affrontate per realizzare pienamente il suo potenziale.
1. Un approccio strategico all’IoT
Sintetizziamo in questo articolo le principali sfide che devono caratterizzare un approccio strategico all’IoT, affinché le aziende possano creare valore per i loro clienti, migliorare le loro operazioni e ottenere un vantaggio competitivo nel loro settore.
1.1. Connettività
La sfida principale dell’IoT consiste nell’assicurare l’interconnettività tra i dispositivi costruiti da diversi produttori. L’uso di un unico protocollo di comunicazione non è una scelta praticabile alla luce dei diversi canali di comunicazione e delle relative applicazioni. Pertanto, l’obiettivo principale è quello di garantire la interconnettività dei vari formati di dati su unascala mondiale. Altrettanto vitale è l’analisi degli standard utilizzati al giorno d’oggi nel concetto di IoT.
In alcune aree, la copertura di rete può essere limitata, rendendo difficile la connessione dei dispositivi e la trasmissione dei dati. Ciò può rivelarsi particolarmente limitante in aree remote o con infrastrutture di rete carenti.
Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono adottare dispositivi IoT che supportino più protocolli di comunicazione, compresi quelli cellulari, satellitari, LoRaWAN e Wi-Fi. In questo modo è possibile garantire che i dispositivi si connettano alla rete utilizzando il protocollo di comunicazione più appropriato, a seconda della disponibilità di copertura di rete.
Inoltre, le organizzazioni possono implementare soluzioni di edge computing in grado di elaborare i dati a livello locale, riducendo la quantità di dati da trasmettere in rete.
1.2. Gestione efficiente dell’energia
La maggior parte dei moduli WSN sono alimentati a batteria e ciò comporta un costante bisogno di ridurre il consumo dienergia. Dal momento che il costo di questi dispositivi è piuttosto basso, la sostituzione della batteria non può essereconsiderato un’operazione efficiente, in quanto questa operazione sarebbe più costosa che la sostituzione dell’intero modulo. Questo può essere particolarmente impegnativo in ambienti in cui i dispositivi IoT sono distribuiti in luoghi difficili da raggiungere, come in aree remote o sui tetti.
Pertanto, il ciclo di vita della batteria dovrebbe essere di molti anni. Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono adottare dispositivi IoT ad alta efficienza energetica che consumino meno energia.
Altro approccio contempla l’uso di protocolli di comunicazione wireless a basso consumo, come Zigbee o LoRaWAN e l’uso di tecnologie di energy harvesting in grado di convertire l’energia ambientale, come quella solare o cinetica, in energia elettrica.
Inoltre, le organizzazioni possono distribuire dispositivi IoT che supportano modalità di risparmio energetico, come la modalità sleep o deep sleep, per conservare la durata della batteria.
1.3. Sicurezza
Garantire la sicurezza dei dispositivi e delle reti connesse è una sfida importante per l’IoT, in quanto si tratta di tecnologie vulnerabile al cyberattack e alle violazioni (hacking).
I dispositivi IoT sono spesso distribuiti in ambienti in cui la sicurezza non è una priorità assoluta, come case, uffici e fabbriche. Questo li rende un facile bersaglio per i cybercriminali che possono usarli come porte d’ingresso per lanciare attacchi ad altri dispositivi o reti.
Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono implementare solidi protocolli di sicurezza per proteggere i dispositivi e le reti IoT. Ciò può includere la crittografia dei dati, l’autenticazione dei dispositivi e il controllo degli accessi.
Inoltre, le organizzazioni devono aggiornare regolarmente il firmware e il software dei loro dispositivi IoT per correggere eventuali vulnerabilità di sicurezza.
Pertanto, è altamente necessario sviluppare nuovi protocolli di autenticazione e crittografia che sono in grado diutilizzare un hardware specifico di limitati nodi WSN.
1.4. Scalabilità
La scalabilità delle reti IoT per far fronte al numero crescente di dispositivi e alla crescente quantità di dati da essi generati è una sfida importante.
Con l’aumento del numero di dispositivi connessi alla rete, può diventare particolarmente difficile gestire e mantenere la rete. Inoltre, la grande quantità di dati generati dai dispositivi IoT può sovraccaricare la rete, causando problemi di latenza e lentezza nella trasmissione dei dati.
Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono adottare un’architettura scalabile in grado di gestire il numero crescente di dispositivi e dati. Ciò può includere ad esempio il ricorso all’edge computing, che prevede l’elaborazione dei dati più vicino alla fonte, invece di trasmetterli a un server centrale.
Inoltre, le organizzazioni possono utilizzare il cloud computing per scalare la loro infrastruttura, consentendo loro di elaborare e archiviare grandi quantità di dati.
1.5. Interoperabilità
Garantire che dispositivi e sistemi diversi possano comunicare e lavorare insieme senza problemi è una delle sfide principali dell’IoT.
I dispositivi IoT sono spesso prodotti da fornitori diversi e possono utilizzare protocolli di comunicazione differenti, rendendo difficile l’interoperabilità. Ciò può causare la formazione di silos di dati e rendere difficile l’acquisizione di informazioni dai dati generati dai dispositivi IoT.
Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono adottare standard industriali per i protocolli di comunicazione e i formati dei dati. In questo modo si può garantire che i dispositivi di fornitori diversi possano comunicare tra loro senza problemi. Inoltre, le organizzazioni possono utilizzare il middleware per colmare il divario tra i diversi sistemi e dispositivi.
È poi buona norma creare un datalake che concentri tutti i dati generati e che ne consenta l’elaborazione e la rappresentazione agli stackeholders.
1.6. Privacy e-governance dei dati
Proteggere i dati personali raccolti dai dispositivi IoT e garantire che vengano utilizzati per lo scopo previsto in osservanza alla normativa vigente in materia di privacy è una sfida importante.
I dispositivi IoT raccolgono grandi quantità di dati personali, tra cui dati sulla posizione, dati biometrici e dati comportamentali. Questi dati possono essere utilizzati per diversi scopi, tra cui la pubblicità mirata e la sorveglianza.
Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono implementare solide politiche di privacy e di governance dei dati.
Tra le attività necessarie citiamo l’ottenimento del consenso da parte degli utenti prima di raccogliere i loro dati, la limitazione della raccolta dei dati personali a quanto necessario per lo scopo previsto e l’implementazione di misure di sicurezza dei dati per proteggere i dati personali da accessi non autorizzati.
1.7. Costi e ritorno sugli investimenti
L’implementazione e la manutenzione dei sistemi IoT possono essere costose, rendendo difficile ottenere un ritorno positivo sugli investimenti.
I dispositivi IoT richiedono infrastrutture come sensori, gateway e server che possono essere costosi da installare e soprattutto da mantenere. Inoltre, la grande quantità di dati generati dai dispositivi IoT può richiedere notevoli risorse di archiviazione ed elaborazione.
Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono considerare attentamente i costi e i benefici dell’implementazione dei sistemi IoT.
Diventa quindi fondamentale la redazione di un’analisi costi-benefici per determinare il potenziale ritorno sull’investimento, nonché l’esplorazione di modelli di implementazione alternativi, come i modelli pay-as-you-go o in abbonamento.
Inoltre, le organizzazioni possono sfruttare software e hardware open-source per ridurre i costi una tantum di implementazione e quelli ricorrenti di manutenzione.
1.8. Mancanza di standardizzazione
La mancanza di standardizzazione nell’IoT può rendere difficile la comunicazione tra dispositivi di fornitori diversi. I diversi fornitori possono utilizzare protocolli di comunicazione e formati di dati diversi, il che può creare dei silos di dati e rendere difficile ottenere informazioni dai dati generati dai dispositivi IoT.
Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono adottare standard di settore per i protocolli di comunicazione e i formati dei dati. In questo modo si può garantire che i dispositivi di fornitori diversi possano comunicare tra loro senza problemi.
Inoltre, le organizzazioni possono collaborare con altri stakeholder dell’ecosistema IoT, come i produttori di dispositivi e i fornitori di servizi, per sviluppare e promuovere standard di settore.
1.9. Complessità
La gestione e la manutenzione di un gran numero di dispositivi connessi e dei sistemi a cui sono collegati può essere complessa e richiedere molto tempo.
I sistemi IoT richiedono un elevato grado di coordinamento e gestione, tra cui l’implementazione e la manutenzione dei dispositivi, la gestione dei dati generati dai dispositivi e l’integrazione dei dati IoT con i sistemi esistenti.
Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono adottare un sistema di gestione centralizzato in grado di monitorare e gestire l’intero sistema IoT. Ciò può includere l’uso di piattaforme IoT che forniscono un cruscotto centralizzato per la gestione dei dispositivi e dei dati.
Inoltre, le organizzazioni possono sfruttare tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale (AI) e l’apprendimento automatico (machine learning) per automatizzare la gestione dei sistemi IoT
1.10. Sviluppo rapido
Il mondo IoT vede uno sviluppo straordinariamente veloce. Ogni giorno migliaia di nuovi nodi vengono aggiunti all’universo IoT.
Molte delle difficoltà non sono ancora note, in quanto si verificano con l’aumento del numero di nodi dell’internet degli oggetti e con la maggiore complessità delle applicazioni utilizzate per il trasferimento di informazioni a distanza nel cloud. La visione dell’internet degli oggetti è dunque in costante evoluzione e in via di sviluppo.
1.11. Mancanza di personale qualificato
C’è una carenza di personale qualificato con le conoscenze e le competenze necessarie per progettare, sviluppare e gestire i sistemi IoT.
L’IoT richiede una serie di competenze diverse, tra cui la progettazione hardware, lo sviluppo software, l’analisi dei dati e la sicurezza informatica.
Per affrontare questa sfida, le organizzazioni devono investire in programmi di formazione e sviluppo per i propri dipendenti. Ciò può includere la formazione su tecnologie emergenti come il machine learning, l’edge computing e la blockchain, nonché l’offerta di opportunità per i dipendenti di acquisire esperienza pratica nello sviluppo e nella gestione dell’IoT.
Inoltre, le organizzazioni possono collaborare con istituti di formazione e associazioni di settore per sviluppare programmi di formazione e certificazioni per i professionisti dell’IoT.
2. Conclusioni
L’IoT presenta una serie di sfide che devono essere affrontate per svilupparne davvero il potenziale. Queste sfide includono la connettività, la sicurezza, la scalabilità, l’interoperabilità, la privacy e la governance dei dati, i costi e il ritorno sugli investimenti, la mancanza di standardizzazione, la complessità, i vincoli energetici, la copertura di rete limitata e la mancanza di personale qualificato.
Sebbene queste sfide possano essere difficili da superare, molte di esse possono essere affrontate attraverso l’uso di protocolli di sicurezza consolidati, l’adozione di standard di settore e l’uso di tecnologie avanzate come il machine learning e l’edge computing.
Affrontare queste sfide richiede un approccio collaborativo che coinvolga tutti gli attori dell’ecosistema IoT, compresi i produttori di dispositivi, i fornitori di servizi e gli utenti finali. Le organizzazioni devono adottare un approccio olistico all’IoT che tenga conto dell’intero sistema IoT, compresi i dispositivi, la rete, i dati e le persone che gestiscono e utilizzano il sistema.
Nonostante le sfide, i potenziali vantaggi dell’IoT sono significativi. L’IoT può consentire alle organizzazioni di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, permettendo loro di prendere decisioni più informate e di ottimizzare le operazioni.
L’IoT può anche consentire nuovi modelli di business, come i servizi in abbonamento (subscription-based services) e i modelli di prezzo basati sui risultati (outcome-based pricing models).
Poiché l’adozione dell’IoT continua a crescere, le organizzazioni in grado di superare le sfide dell’IoT saranno ben posizionate per capitalizzare le opportunità che presenta.
Adottando un approccio strategico all’IoT, le aziende possono creare valore per i loro clienti, migliorare le loro operazioni e ottenere un vantaggio competitivo nel loro settore.
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