Sport: Elena e Marina Compagnoni, Owners Celso Sport – Digital4Pro

Sport: Elena e Marina Compagnoni, Owners Celso Sport

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Sport: Elena e Marina Compagnoni, Owners Celso Sport
2 Luglio 2020
Quali sono stati gli effetti del Lock down e come pensate di affrontare questo periodo di riapertura?

Innanzitutto vorremmo spendere qualche parola raccontando gli ultimi due week end tra fine febbraio e inizio marzo…è stato un periodo di totale frenesia. La gente aveva davvero voglia di andare a sciare, sembrava il primo giorno della stagione. E così si sono formate code interminabili agli impianti, con i primi provvedimenti per la riduzione della capienza che venivano presi per far fronte al Covid-19. Gli sciatori chiamavano addirittura i taxi per farsi portare più in fretta possibile a Bormio 2000, per poter affrontare le piste perfette con giornate di sole fantastiche. La situazione era pazzesca. Poi l’8 marzo ha chiuso tutto, un momento surreale, si stentava a crederci. È iniziato così il nostro lock down, durato fino al 18 maggio. Durante il periodo di chiusura abbiamo continuato ad avere contatti con i nostri clienti tramite mail o telefonate: principalmente per la restituzione del materiale a noleggio, e soprattutto dell’attrezzatura stagionale utilizzata da famiglie e bambini. Abbiamo ricevuto domande di ogni genere: ci chiedevano del meteo, e addirittura dell’attendibilità degli avvistamenti a Bormio dell’orso del Trentino…si avvertiva in generale una grande voglia di comunicare e sentirsi vicini. Purtroppo non siamo riusciti ad adattare tempestivamente il sito web per la vendita dei prodotti online (strumento che rimasto limitato alla prenotazione del noleggio), avrebbe certamente portato dei buoni risultati. Il periodo di lock down è stato davvero pesante per noi, senza entrate economiche per oltre 2 mesi. Forte è stata inoltre la preoccupazione per il personale e i collaboratori, ovviamente in primis per la salute. Abbiamo deciso di tenerlo in forza lavorativa fino alla fine stagione, poiché siamo convinti che la nostra forza sia in parte dovuta anche a loro.

Abbiamo ricevuto domande di ogni genere: ci chiedevano del meteo, e addirittura dell’attendibilità degli avvistamenti a Bormio dell’orso del Trentino…si avvertiva in generale una grande voglia di comunicare e sentirsi vicini

I layout dei vostri punti vendita e i rapporti con la clientela cambieranno? Eventualmente come?

La nostra più grande preoccupazione per l’apertura è stata quella di offrire la massima sicurezza. Dopo aver sanificato tutto l’ambiente, abbiamo creato un percorso guidato all’interno del negozio, con segnaletica, isole per disinfettare le mani, predisposto guanti e protezioni di plexiglass. Tutto per far percepire alla clientela che il nostro punto vendita è un luogo sicuro e protetto. Dalla riapertura abbiamo notato che i clienti hanno voglia di relazionarsi con noi, cercano il dialogo, vogliono far sapere come hanno passato questo periodo. In generale le persone mostrano un atteggiamento fraterno, confidenziale, trascorrono più tempo nel negozio. Questo forse è anche figlio della nostra volontà da sempre votata a trasmettere la sensazione di un luogo in cui “stare tra amici”, che si è tramutato nel tempo in vera fidelizzazione del cliente, con un approccio diverso da molti altri store in cui l’esperienza d’acquisto è più rapida e meno personale. Negli ultimi week end abbiamo avuto una buona affluenza di clienti dalle Valli circostanti, e anche i proprietari delle seconde case sono tornati da Milano e dalla Brianza. Tanti sono venuti a trovarci, approfittando per fare un po’ di acquisti, alcuni alla ricerca dell’affare sui capi invernali, altri per acquisti estivi. Di sicuro c’è interesse per gli sport e attività come bici, running, trail running e trekking. Penso che queste prime settimane siano state positive, ci hanno dato molta fiducia per il futuro. Speriamo che ulteriori benefici arrivino con la riapertura delle frontiere, perché la nostra zona è bellissima per il road bike con le 3 grandi salite dello Stelvio, Gavia e Mortirolo, normalmente frequentate da ciclisti provenienti da tutto il mondo. Chiaramente nel mese di giugno mancheranno ancora gli stranieri in buona parte, ma speriamo che sia possibile allungare la stagione con il bel tempo anche a settembre, e visto che il Giro d’Italia è stato spostato ad ottobre e dovrebbe passare proprio dallo Stelvio…

Quale sarà il vostro rapporto nei confronti dei vostri principali Fornitori?

Nel periodo immediatamente successivo alla chiusura, ci siamo resi conto che avevamo ancora tante scadenze della merce invernale da rispettare a fine mese per marzo e aprile, ed erano programmate già anche quelle della stagione estiva. Dobbiamo dire che da parte delle aziende con cui collaboriamo c’è stato un rapporto solidale e di aiuto reciproco: abbiamo cercato di trovare soluzioni che potessero andare bene per entrambe le parti e ci auguriamo che questo rapporto possa continuare in futuro. Sicuramente la situazione nei prossimi anni non sarà facile, abbiamo perso le sicurezze che avevamo conquistato negli anni (il nostro è un negozio storico, con ben 58 anni di attività). Pensiamo che anche le aziende modificheranno il loro atteggiamento futuro, cercando di avere più visibilità in determinati punti vendita che ritengono location importanti, magari anche con soluzioni ibride di on line e offerta dei loro prodotti, e con una più stretta partnership con negozianti. Noi costituiremo sempre di più per i brand una vetrina reale e non virtuale.

Sempre di più come negozianti dovremo diventare multitasking, offrendo diverse tipologie di vendita e di servizio

L’e-commerce farà parte della vostra offerta?

Durante questo lock down abbiamo capito che essere sprovvisti di vendite on line ci ha penalizzato molto in termini di incassi. Sicuramente questa situazione ci ha fatto molto riflettere e ci stiamo già organizzando per poterlo implementare a breve, anche per aumentare in generale la nostra visibilità come punto vendita. Sempre di più come negozianti dovremo diventare multitasking, offrendo diverse tipologie di vendita e di servizio. Ad esempio durante il lock down abbiamo affrontato il problema di non poter mostrare ai nostri clienti del cycling, che arrivano da tutto il mondo, la nuova collezione di Ciclo che creiamo con un layout dei tre nostri passi famosi. Nonostante tutto la gente ci ha scritto, forse anche per essere solidale nei nostri confronti, e aveva tanta voglia di curiosare e forse anche di comprare… Abbiamo certamente bisogno che il turista internazionale torni al più presto, poiché per noi i clienti stranieri rappresentano circa il 70% del totale. Dobbiamo cercare di capire come si svilupperà l’inverno visto che al momento non abbiamo certezze… i media e i medici parlano di una possibile seconda ondata del virus e questa comunicazione sicuramente non fa bene al nostro turismo che ha invece bisogno di programmazione e date certe. Confidiamo che con l’arrivo di un vaccino la programmazione possa tornare ad essere stabile.

Tratto da: 2facethechange by Pubblimarket2 (vedi documento)

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